Ucraina. La guerra di Putin, le 5 cose da sapere e la comunità in Italia
L'editoriale di Cristina Giudici
Ucraina. La guerra di Putin, le 5 cose da sapere e la comunità in Italia. Questa mattina la comunità ucraina che vive in Italia – la più grande in Europa, formata da oltre 200mila residenti, e in maggioranza composta da donne – si è svegliata con l’incubo dell’invasione russa. Ufficialmente sembrano tutti d’accordo a condannare la follia di Putin che nega a un Paese il diritto di esistere per difendere – semplificando – la sua area di influenza. Chi conosce bene la comunità ucraina in Italia, che non è fatta solo da badanti come si crede erroneamente ma di professionisti di ogni genere e sorta, ci dice che da mesi i gruppi filorussi e difensori della indipendenza ucraina si stanno affrontando nei gruppi social e Whatsapp in modo feroce. Anche perché non bisogna dimenticare le tante minoranze russe all’interno delle repubbliche della ex Unione Sovietica.
Le 5 cose (in sintesi) che bisognerebbe sapere dopo l’attacco russo in Ucraina, secondo Mario Giro
Mario Giro non è stato solo viceministro durante il Governo Renzi e Gentiloni. Ha fondato Demos, Democrazia solidale e, come responsabile delle Relazioni Internazionali della Comunità di Sant’Egidio sta contribuendo alle veglie e alle manifestazioni per la pace che è sempre più difficile da fare rispetto a una guerra. E ci spiega in estrema sintesi le 5 cose che dovremmo sapere davanti all’escalation della guerra in Ucraina.
1.«L’aggressione ingiustificata da parte della Russia approfondisce ovviamente il solco fra i due Paesi e non sarà una passeggiata di salute perché gli ucraini reagiranno e possiamo aspettarci atti di guerriglia e terrorismo».
2. «Quello che sta succedendo è anche il risultato nefasto dell’ incomunicabilità fra la Russia e l’occidente sin dal 2014. Il dialogo fra occidente e Russia si era già interrotto sulla questione della Nato avanzata verso Est: un serio problema che non è mai stato affrontato».
3. «I russi verranno isolati e già oggi è impossibile anche fare un semplice bonifico verso una banca russa. Ci vorranno anni, prima di ristabilire una relazione fra occidente e la Russia. Gli effetti collaterali saranno gravissimi per tutti»
4. «Putin deve aver pensato che questa era la sua ultima occasione per dare una spallata sull’Ucraina, ma così facendo i russi diventeranno dei paria a livello internazionale. Secondo gli esperti la Russia ha abbastanza riserve per resistere due anni. Cosa succederà dopo?».
5. «Per l’Europa e l’Italia ci saranno momenti molto critici, soprattutto per il rifornimento del gas. Non escludo che potremmo arrivare ad avere dei blackout di luce per qualche ora al giorno».
La comunità ucraina
Ora bisognerà capire anche le ripercussioni sulla comunità ucraina, divisa al suo interno, e le paure di tutti gli stranieri dell’Est che temono una disintegrazione dei propri Paesi e di rivendicazioni etnico-territoriali che porterebbero a una guerra deflagrante in Europa. Soprattutto se, come hanno detto alcune associazioni ucraine, diversi uomini sono in partenza dall’Italia e dall’Europa per combattere contro i russi. L’appello agli ucraini di Putin di non resistere è in effetti surreale. Come dimostra il post su Twitter della giornalista Olga Tokariuk.
Del resto, come scriveva il mio scrittore preferito, Fëdor Dostoevskij, ne I fratelli Karamazov:
Fintanto che ciascun uomo non sarà diventato veramente fratello del suo prossimo, la fratellanza non avrà inizio. Nessuna scienza e nessun interesse comune potrà indurre gli uomini a dividere equamente proprietà e diritti. Qualunque cosa sarà sempre troppo poco per ognuno e tutti si lamenteranno, si invidieranno e si ammazzeranno l’un l’altro. Avverrà, ma prima deve compiersi il periodo dell’isolamento umano.
Breve rassegna di NRW
Antrodays. Alla quarta edizione del festival dell’antropologia organizzato dall’università Bicocca, Luigi Christopher Veggetti Kanku ha parlato delle sue opere e del progetto Tricolore 2022 e dell’arte NFT (non fungible token): una visione che abbatte le barriere non solo tra fisico e digitale e racconta l’Italia che cambia: All’Anthropology Day Veggetti Kanku e l’arte NFT. Immigrazione, questa sconosciuta (dalla politica). ll nostro polemista Sindbad il Marinaio ha affrontato il tema spinoso dell’immigrazione scomparso dall’agenda politica attraverso l’analisi della Fondazione Ismu. Tra silenzi e frasi di circostanza sull’immigrazione, la figuraccia dei candidati sindaci nelle grandi città: L’immigrazione nei programmi elettorali dei sindaci. La versione di Adam Clark. La traduzione di questa settimana è sull’anomalia italiana (ed europea) delle carceri, dove tre su dieci detenuti sono stranieri, attraverso le riflessioni dell’ex direttore di San Vittore: Higher concentration of foreigners in prison than in society. The Italian and European anomaly. I libri di NRW di Fabio Poletti: il long read di questa settimana tratto da Quanto oro c’è in queste colline di C Pam Zhang. Lucy e Sam, origini cinesi e una storia da costruire nel loro Paese: l’America. Africa Rivista. Le proteste politiche dei giovani africani sono il nuovo volto del continente, sempre mai più lontano dai vecchi stereotipi occidentali, raccontate da Mario Giro: I movimenti giovanili africani stanno cambiando il volto del continente. Antropologia umanitaria. Medici senza frontiere associa cure a ricerca antropologica nelle sue missioni. Le riflessioni e i racconti di Pierluigi Taffon in Congo e di Vanda Elisa Gatti nelle carceri lombarde per spiegare come promuovere la politica sanitaria: la doppia intervista di Margherita De Gasperis: l’antropologia umanitaria di Medici Senza Frontiere.L’editoriale. I cambiamenti statistici sugli stranieri e gli studenti con background migratorio: Diamo i numeri sull’immigrazione con il rapporto Ismu 2021.