#primaglitagliani. La diseguaglianza dei vaccini dimentica anche i migranti
L'Editoriale di Cristina Giudici
#primaglitagliani. La diseguaglianza dei vaccini dimentica anche i migranti.Ā Sebbene il generale Francesco Paolo Figliuolo continui a ripetere che bisogna vaccinare prima tutti gli anziani e i fragili, nelle 13 pagine del piano vaccinale nazionale non cāĆØ un solo accenno ai migranti. EppureĀ diversi studiĀ e rapporti hanno mostrato come la pandemia abbia reso ancora più difficili le loro condizioni di vita.Ā Ā«Richiedenti asilo e irregolari sono tra le fasce più esposte alla pandemia ma ancora una volta rischiano di rimanere nuovamente esclusi nel silenzio della politicaĀ», commenta Rocco Borgese, segretario della Flai Cgil di Gioia Tauro, il sindacato dei lavoratori dellāagroindustria nella provincia di Reggio Calabria. Ā«Il diritto alla salute ĆØ Ā un diritto universale erga omnes e non può essere riservato solo a chi ha la tessera sanitaria o un documento di riconoscimento. Se qualcuno pensa che la pandemia si superi con prima gli italiani e poi gli stranieri, allora dico che ci trascineremo chissĆ ancora per quanto il Covid-19Ā».
Ā«Su questo punto, la situazione ĆØ critica. Abbiamo chiesto al Governo la tessera prevenzione Covid per chi non ha tessera sanitaria, altrimenti gli sforzi per raggiungere lāimmunitĆ di gregge verranno vanificati. Lo si deve fare per il bene di tuttiĀ», commenta Foad Aodi, presidente di Amsi, lāassociazione dei medici di origine straniera.
Infatti, le maggiori difficoltĆ di accesso ai servizi sanitari e le barriere linguistiche ritardano le diagnosi e il ricovero, aggravando le conseguenze della malattia, comeĀ ĆØ stato documentatoĀ anche in Italia.
Nel frattempo, la battaglia degli attivisti che hanno avviato la campagna cambieRai contro il linguaggio razzista nelle reti televisive e chiesto una maggior apertura verso la diversity ha ottenuto un primo traguardo: Riccardo LaganĆ , consigliere di amministrazione della Rai, su Twitter ha invitato a una riflessione sui temi posti dalla mobilitazione.
E anche Luca Tommassini, giĆ direttore artistico di X Factor, ha ripostato su Instagram il video della protesta degli attivisti di origini straniere. Intanto ĆØ scoppiato il caso diĀ Striscia la Notizia, dove per imitare i cinesi si stringono ancora gli occhi a mandorla e si mette la L al posto della R, che ha scatenato un putiferio e lāaccusa di razzismo daĀ Diet Prada, obbligando Michelle Hunziker a chiedere scusa. Oltre a interrogarsi sul linguaggio in televisione quando di parla di stranieri, cāĆØ da chiedersi quale sia il senso di una comicitĆ da cinepanettone.
Tornando al vaccino, ĆØ urgente sapere quali siano le intenzioni del governo riguardo ai migranti irregolari o nei centri di accoglienza perchĆ© non si possono dimenticare anche quelli che sono socialmente fragili.Ā Non possiamo permetterci unāulteriore diseguaglianza dei vaccini che ci riporti allo slogan #primaglitagliani.
Breve rassegna di NRW. Commenti che non avremmo voluto scrivere.Ā Non ĆØ ancora finito il processo sullāomicidio di George Floyd che a Minneapolis si rivive lo stesso incubo, scrive il nostro polemistaĀ Sindbad il Marinaio: Minneapolis, omicidio Wright. Kamala, ora che si fa?Ā Serie che avremmo voluto meno banali.Ā La serie NetflixĀ Ginny & GeorgiaĀ aveva tutte le carte in regola per diventare la nuova Una mamma per amica versione diversity. Invece ha scelto la strada comoda della banalitĆ , come raccontaĀ Elisa Mariani:Ā Ginny & Georgia: lāoccasione mancata di Netflix.Ā Il silenzio che non avremmo voluto ascoltare.Ā Sulla rotta balcanica ĆØ calato di nuovo il sipario. Il racconto e lāanalisi di Silvia Maraone, coordinatrice del progetto umanitario di Ipsia-Acli in Bosnia:Ā La rotta balcanica dimenticata dopo lāassedio mediatico. Appunti di Silvia Maraone.Ā I libri che dovreste leggere.Ā NellaĀ rubrica settimanaleĀ curata daĀ Fabio PolettiĀ trovate il long read tratto daĀ Killing ordersĀ di Taner AkƧam, che ricostruisce il genocidio armeno e il negazionismo turco.Ā La playlist che dovreste ascoltare.Ā Da CesĆ”ria Ćvora a Tupac:Ā la selezioneĀ di cinque pezzi scelti per noi dallo chef e rapper apolide Luca Neves che canta lo ius soli,Ā Mariarosa Porcelli Ā ha creato una nuova playlist sulĀ nostro canale Spotify, Nuove Radici World Radio.Ā Fatevi un giro e fateci sapere se vi piace la musica che scelgono i musicisti che intervistiamo.
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