Pietro Bartolo ci racconta la nuova missione degli "eurobosniaci" sulla rotta balcanica
La newsletter di Cristina Giudici
Dopo le ultime, ennesime, immagini circolate sulle brutali violenze della polizia croata contro i migranti, grazie al lavoro di un pool europeo di giornalisti, voglio raccontarvi della delegazione di eurodeputati del Partito democratico che presto tornerĆ in Bosnia per riaccendere i riflettori sulla rotta balcanica. Pietro Bartolo, per tanti anni medico a Lampedusa, ci ha anticipato che il 28 ottobre partirĆ con Alessandra Moretti, Pierfrancesco Majorino e Brando BenifeiĀ per andare prima a Trieste a incontrare le associazioni umanitarie che accolgono e assistono i migranti che riescono a superare i muri ai confini orientali dellāItalia per poi recarsi nel cantone di BihaÄ, in Bosnia, e verificare se le condizioni dei migranti nei campi siano migliorate. Ā«Vogliamo monitorare le condizioni dei minori, assicurarci che i finanziamenti europei per costruire un centro di accoglienza dignitoso siano stati spesi bene e soprattutto richiamare lāattenzione di tutta lāEuropa su quanto sta accadendo al confine con la CroaziaĀ», spiega a NRW. Ā«Non possiamo permettere che la rotta balcanica continui ad essere teatro di violenze e illegalitĆ Ā». Si tratta di un piccolo gruppo che, ironicamente, si ĆØ autodefinito āeurobosniacoā e non si vuole arrendere. Soprattutto dopo che 12 Paesi membri della UE hanno chiesto di alzare nuovi muri per fermare i migranti che potrebbero arrivare dallāAfghanistan. Ā«Andremo anche nelle foreste, dove tanti profughi vivono come animali, in attesa di riuscire a superare i confiniĀ». La missione degli āeurobosniaciā visiterĆ anche i progetti dellāorganizzazione umanitaria Ipsia-Acli coordinati da Silvia Maraone di cui vi ho giĆ parlato, in unāintervista e in un podcast.
La seconda missione (la prima, nel febbraio scorso) dovrebbe servire ad alzare un poā di polvere e a sottolineare, mi auguro, la doppia morale dellāUnione Europea che destina fondi per aiutare i profughi, affonda nella retorica sui diritti umani ma continua ad esternalizzare le frontiere per evitare che i migranti bussino alle nostre porte di carta. Ā«Non dimentichiamo che a volere quei muri non ci sono solo Paesi dellā Europa orientale, ma anche lāAustria e la socialdemocratica Danimarca che ha approvato unāaberrante legge sullāimmigrazioneĀ», aggiunge lāeurodeputato Pietro Bartolo, che chiosa: Ā«Se lāEuropa non vuole accogliere i migranti, allora bisogna trovare il modo di aiutarli a casa loro ma nel modo più equo. Per questa ragione lāEuroparlamento ha votato una risoluzione sul dovere di diligenza e responsabilitĆ delle imprese che dovrebbe diventare una legge per difendere la sostenibilitĆ , i diritti umani e soprattutto distribuire risorse nei Paesi africani senza che passino dalle mani dei regimi corrotti e dittatorialiĀ».Ā Tornando alla missione del piccolo gruppo di āeurobosniaciā, la considero un poā come un grido nel deserto. Un atto doveroso e coraggioso, quanto meno per rialzare il sipario sulla nostra Libia europea, ma fatto in solitaria. E mi chiedo come mai non ci sia stata unāadesione maggiore a questa iniziativa da parte del resto del gruppo europarlamentare S&D (Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici).
Per ora mi limito a segnalarvi lāimportanza, anche sul piano simbolico, di un nuovo monitoraggio da parte della piccola pattuglia āeurobosniacaā in difesa dei profughi intrappolati sulla rotta balcanica.
E ne approfitto per ricordarvi che nellāultimo imbuto della rotta balcanica in Bosnia, ma anche in tutti gli altri Paesi dellāEuropa dellāest che hanno costruito muri, barriere con fili spinati, commesso barbarie nei confronti del popolo di profughi in marcia verso lāEuropa, quasi la metĆ sono afghani. Con buona pace di tutti gli annunci fatti per difendere i diritti umani delle vittime del regime talebano.Ā Ā
Diversity leadership nellāarte
Cominciate a contare e a iscrivervi perché i posti sono limitati. Fra 15 giorni si terrà il primo dei cinque workshop organizzati con il sostegno del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano alla Fondazione Riccardo Catella e i nostri partner che potete vedere sulla locandina. Amici, compagni di viaggio e nuove realtà con cui abbiamo creato sinergie. Altre se ne stanno aggiungendo e vi terremo aggiornati sui nostri canali social. Si parlerà di come valorizzare la leadership emergente fra le nuove generazioni, di arte, della loro arte, delle politiche per creare una società inclusiva, con tanti innesti culturali che possano essere anticorpi per il populismo impazzito e violento. I relatori nel pomeriggio si metteranno a disposizione dei giovani italiani che vorranno confrontarsi. E, considerato il silenzio assordante della politica e delle istituzioni su questa tema, credo sia una bella opportunità per guardare al futuro.
Ps. I partecipanti non potranno essere più di 25 ma si potranno iscrivere italiani sia con background migratorio che non, ovviamente.Ā Ā
Breve rassegna stampa di NRW
I libri che ci piacciono.Ā Al via il Salone del libro di Torino in una inconsueta edizione autunnale. Cinque giorni per incontrare offline i protagonisti della letteratura internazionale e ragionare sui temi legati allāidentitĆ . Suggestioni e suggerimenti di Mariarosa Porcelli: Salone del libro di Torino: 6 incontri imperdibili secondo NRW. Breaking news. Caporalato, parte la prima indagine sulle condizioni abitative dei migranti. Lāha promossa il ministro Andrea Orlando, ma Rocco Borgese interpellato da Marco Lussemburgo della Flai Cgil ĆØ scettico perchĆ© basterebbe applicare la legge per combattere il caporalato. Razzismo a tutto campo, che fare? Domenico Cannizzaro torna a scrivere degli insulti ai calciatori di origine straniera negli stadi. Lāultimo caso riguarda Koulibaly. Le squadre si mobilitano per dare un calcio al razzismo. BasterĆ ? Stop al razzismo. La Lega Calcio si organizza. English version. Come ogni settimana, una delle nostre storie tradotte in inglese dallo staff di traduttori coordinato da Adam Clark per i lettori che aumentano in Germania, Inghilterra e Stati Uniti: The journey around the world of the social media couple Giulia Lamarca and Andrea Decarlini. Suggerimenti di letture.Ā Il long read di questa settimana ĆØ tratto da Ai margini del Medioevo di Marina Montesano, una ricerca che parte dalle radici dellāalteritĆ . Diversity leadership, prima puntata. In attesa del nostro workshop del 29 ottobre, Mariarosa Porcelli ne ha parlato con il regista sinoitaliano Xin Alessandro Zheng: Il talento che parte dallāidentitĆ
Ps. Seppur divertendoci, ci impegniamo parecchio per tenervi aggiornati su un tema ancora inesplorato e non compreso nella sua interezza. Se volete darci una mano, sotto trovate come fare a entrare nella nostra comunitĆ .Ā