La semina di maggio per il referendum sulla cittadinanza: fate tanto rumore
Pensieri e racconti intrecciati dalle Nuove Radici
T.S. Eliot diceva che Aprile è il mese più crudele (perché) genera lillà dalla terra morta, mescola ricordi e desideri, scuote le radici assopite con la pioggia primaverile. Chissà se è davvero così. Mi pare che non ci sia stato tanto tempo per struggersi: gli eventi hanno continuato ad incalzarci, tallonarci, senza darci tregua. E ora siamo però pronti alla semina di maggio. Attendo con impazienza che comincino le presentazioni del libro Vita e libertà contro il fondamentalismo (edizioni Mimesis, collana Campo Libero della Fondazione Gariwo) per condividere con tutti e tutte voi le storie drammatiche e straordinarie di ribellione che abbiamo raccolto. Iniziamo il 14 nella sede di The Mill club con la brillante moderazione di Roberto Cociancich.
Maggio sarà il mese della semina delle nuove generazioni con background migratorio mobilitate da mesi per portare gli italiani a votare il referendum che vuole dimezzare i tempi di attesa della cittadinanza: la posta in gioco è dirimente, perciò fate tanto ma tanto rumore
Anche perché sui media mainstream se ne parla poco e in tv per niente. Questa settimana vi farò ascoltare le loro storie e voci raccolte in un podcast bellissimissimo per spiegarvi di cosa stiamo parlando. Del futuro, della vita, delle nuove radici, delle trasformazioni, di due milioni e mezzo di ragazzi e ragazze che amano il loro Paese in modo quasi viscerale senza essere corrisposti dalle istituzioni che ancora non vogliono fare i conti con il vento del cambiamento.
E quella persona mi dice: No, lei su questo aereo non può salire, lei in Italia non ci può tornare. Io vivo in Italia, io devo tornare in Italia, io studio là, io ho tutta la mia famiglia in Italia. No, lei su questo aereo non ci sale, a meno che non ci porta un visto per poter tornare in Italia. E soltanto una volta che ho avuto il mio passaporto indiano, con il visto italiano stampato sopra…
Questo è solo un breve episodio raccontato da Deepika Salhan, presidentessa della rete Dalla Parte Giusta della Storia e protagonista della campagna avviata diversi mesi fa dal comitato promotore per il referendum.
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Cristina Giudici
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