La battaglia globale per salvare la vita al rapper iraniano Toomaj Salehi
La newsletter di Cristina Giudici
Buon pomeriggio a tutti e a tutte. State leggendo la newsletter di NRW e vi voglio parlare di un tema finito in sordina in Italia per via della guerra in Ucraina e delle (t)orride polemiche di una nuova torrida estate. Ossia della battaglia per la sopravvivenza in Iran, dove il supporto internazionale è necessario per impedire nuove impiccagioni. Così è stato dopo una mobilitazione globale per il rapper Toomaj Salehi.
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Inizia così l’appello di attivisti, intellettuali, politici e firmato da molte organizzazioni umanitarie fra cui anche Nuove Radici.
Toomaj Salehi, un rapper e autore musicale iraniano molto influente nonché dissidente, ha ottenuto molta popolarità in Iran. Toomaj ha usato la sua musica per far luce su questioni sociali e culturali riguardanti l'Iran e nel 2021 è stato in carcere. Vi informiamo con sgomento che è stato condannato a sei anni e tre mesi di carcere dopo aver trascorso 250 giorni in isolamento, che ha messo in pericolo la sua vita
Chi è Toomaj Salehi? Ha 33 anni ed è nato in un villaggio di appena 38 abitanti nel distretto rurale di Sardasht, nella provincia del Khuzestan, nella parte più occidentale dell’Iran. E nell’ottobre del 2022 ha pubblicato su YouTube dei versi rappati che lo hanno riportato in carcere: «Il loro crimine è stato danzare con i capelli al vento. Il loro crimine è stato che lui o lei era coraggioso e criticava i 44 anni del vostro regime. 44 come gli anni del vostro fallimento». Nella canzone Soorakh Moosh, (Il buco del topo), canta: «Se fai finta di addormentarti mentre spargono sangue... Sappi solo che non abbiamo voti bianchi, non c'è neutralità in questa guerra». La Polizia Morale e le autorità religiose iraniane non ci mettono molto a individuarlo come un pericoloso oppositore. Il 12 settembre 2021, Toomaj Salehi viene arrestato nella sua abitazione di Shahin Shahr, vicino a Isfahan. Le accuse sono esplicite come le sue canzoni: “Propaganda contro il regime e insulti alla suprema autorità religiosa dell’Iran”. Il 21 settembre, nove giorni dopo, viene rilasciato sulla parola in attesa del processo. Il 23 gennaio 2022 la Corte Islamica Rivoluzionaria di Shahin Shahr lo condanna a sei mesi di carcere e una multa. A fine luglio viene scarcerato dopo aver espiato la pena, ma la libertà per lui dura molto poco perché, dopo che scoppia la rivolta in nome di Masha Amini, lui canta la colonna sonora della protesta: Questo è il campo di battaglia in cui rappa
Siamo l’unità dei fiumi, siamo il mare. Atleti e artisti, venditori ambulanti e uomini d’affari, studenti e insegnanti, ingegneri e operai. Gridiamo il diritto e siamo sordi ai dittatori. Donne, libertà, vita. Combatteremo fino alla morte, spalla a spalla, come un muro di difesa. Io credo, come credono i credenti, come una prigione che è stata distorta dalla religione, come un pazzo, che l’Iran non è una preda obbediente per questi criminali
Diversi deputati europei e non solo hanno deciso di sponsorizzare il rapper che per ora è stato ‘salvato’ dalla pena di morte grazie alla mobilitazione della diaspora e all’adesione di tanti politici fra cui l’europarlamentare Lia Quartapelle e la deputata tedesca di origine coreane Ye-One Rhie. Entrambe molto attive, continuano a chiedere la sua liberazione.
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L’appello internazionale firmato da politici, artisti e intellettuali termina così
Vi chiediamo di intervenire ed esercitare la vostra influenza per farlo rilasciare immediatamente e senza condizioni. Vi imploriamo di mobilitare ogni risorsa a vostra disposizione per intervenire con tempestività e fermezza. Assicurando il rilascio di Toomaj Salehi e sostenendo la protezione dei diritti umani in Iran, dimostrereste il vostro fermo impegno a sostenere i principi della libertà, della giustizia e della dignità per tutti
Se volete partecipare alla campagna per una delle voci più importanti della ribellione delle nuove generazioni iraniane, potete seguirla sul sito web creato appositamente. Fra le prime firme, trovate i suoi familiari, primi ministri, parlamentari di tanti Paesi europei ma anche dell’Australia. Si tratta di una mobilitazione importante perché guai a distrarsi o pensare erroneamente di averlo salvato. Può essere condannato a morte in ogni momento con un sommario e veloce procedimento giudiziario a porte chiuse. Funziona così la macchina del terrore del regime dei mullah. Ma siamo davanti anche a una straordinaria dimostrazione di quello che può fare la società civile e la politica. Se volete leggere tutta la storia di Toomaj Salehi, la trovate nell’Enciclopedia dei Giusti della Fondazione Gariwo che ha firmato l’appello internazionale. Ovviamente sono tante le voci della ribellione iraniana e vorrei ricordare anche quella di Saman Yasin, rapper curdo, che invece è stato condannato a morte nell’ottobre scorso e per cui bisognerebbe fare un’altra mobilitazione. Il suo video è molto cruento, ma vale la pena di mostrarlo per capire cosa significa vivere e battersi per la libertà in Iran.
E così, parlando di cose molto serie e urgenti su cui è calato il sipario, sono riuscita a non addentrarmi nelle scivolose polemiche, tipo se sia il caso o meno di dare uno spazio in Rai a Filippo Facci dopo l’infelice frase sul presunto stupro avvenuto in casa La Russa. Vorrei fermare tutte le stragi, anche quelle contro le donne in Italia e il femminicidio ma senza farmi intrappolare in (t)orride polemiche che ruotano intorno a sé stesse.
Leggiamo, facciamo cose e vediamo gente
📚 I libri di NRW: Quando nessuno guarda
Gentrificazione: /gen·tri·fi·ca·zió·ne/. Sostantivo femminile. Trasformazione di un quartiere popolare in zona abitativa di pregio, con conseguente cambiamento della composizione sociale e dei prezzi delle abitazioni. Ne sappiamo qualcosa pure in Italia ma solo negli Stati Uniti, solo a New York la gentrificazione ha un effetto così devastante da dare vita a un libro horror come questo Quando nessuno guarda, scritto da Alyssa Cole, una scrittrice afroamericana nota per i suoi romanzi d’amore e storici, e pubblicato da HarperCollins. Il romanzo è ambientato a Brooklyn, la Broccolino degli immigrati italiani di inizi Ottocento, diventata con le sue brownstones, le case di pietra marrone, uno dei luoghi più ambiti dove abitare fuori Manhattan. Le abitazioni, per capire, si misurano in centimetri quadrati, perché nemmeno un angolo del loro valore venga perso. Ma come in ogni metropoli in grandissima espansione, e se non lo è Gotham City non sappiamo quale altra possa esserlo, non c’è quartiere dove gli anziani proprietari siano spariti per lasciar posto a yuppie danarosi negli Anni Ottanta fino ai noveaux riches dei decenni successivi. Da Harlem con le sue villette in collina passate di mano dagli afroamericani ai wasp di Manhattan, da Alphabet City, il quartiere Downtown oggi di lusso dopo essere stato strappato agli spacciatori di crack negli Anni Novanta. Abbiamo detto spariti, letteralmente. Ma se non fosse davvero così? Sydney Green crede di conoscere il quartiere di Brooklyn come le sue tasche, perché è qui che è nata e cresciuta. Eppure da un po’ di tempo c’è qualcosa che Sydney non sa definire, qualcosa di profondamente sbagliato, perché ogni giorno qualcosa cambia, impercettibilmente ma inesorabilmente. La recensione e il long read scelto da Fabio Poletti per NRW.
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🎥 Film: L’Appuntamento su Gariwo
Quello che sembrava un innocuo appuntamento al buio è l'occasione per la resa dei conti tra due sconosciuti che trent'anni prima hanno cambiato per sempre l'uno la vita dell'altra. E di mettere a fuoco il desiderio di rimozione di un intero Paese, la Bosnia ed Erzegovina. Con la recensione di Elisa Mariani del film L’appuntamento (The happiest men in the world) della regista macedone Teona Strugar Mitevska comincia la partnership con Gariwo dove scriveranno anche le firme di NRW.
👠 Beaudelaire è il calzolaio delle case popolari
Non è una stortura del cognome del poeta del Les Fleurs du mal, ma il nome del calzolaio di quartiere, Beaudelaire Nicaise N’guessan, nato in Costa d’Avorio 29 anni fa che ha aperto la sua attività artigianale nel quartiere Corvetto.
🌍 Afroitaliani Summer Festival
Dal 20 al 22 luglio a Verona si terrà la prima edizione del Afroitaliani Summer Festival ideato dagli Afroveronesi, associazione culturale composta da ragazzi e ragazze afrodiscendenti, nati o cresciuti a Verona, per dare voce a tutte le persone con background migratorio. Laboratori, mostre, tavole rotonde, stand di moda, musica, gastronomia. Evento gratuito. Per riservare un posto nei laboratori, clicca qui.
🗺️ Vuoi lavorare nella cooperazione internazionale?
Segui online l'Open Day del 19 luglio, alle ore 14, per avere informazioni su come prepararsi a diventare professionisti del mondo della cooperazione internazionale e su come è strutturato il Master post-laurea in International Cooperation (Development-Emergencies) 2023/24. Partecipa all'Open Day.
Anuel AA al Milano Latin Festival 2023
Emmanuel Gazmey aka Anuel AA è un cantante reggaeton, rap e trap portoricano.
Giovedì 27 luglio torna ad esibirsi sul palco della Ticketmaster Arena al MLF - Milano Latin Festival, il più grande evento italiano ed europeo di musica latina. Qui potete trovare il programma del Festival.
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Ci sentiamo giovedì prossimo, daje. 💪🏽