Ius scholae: con le mani e con i piedi ciao ciao. Forse dovevamo fermarci all'intervista del presidente della commissione Affari Costituzionali, Giuseppe Brescia, quando un anno fa ci aveva detto che sarebbe stato difficile ottenere la riforma della cittadinanza (anche) in questa legislatura perché lo ius qualcosa restava un tema divisivo. O meglio superfluo, mi vien da dire. E infatti avevo intitolato la sua intervista Aspettando Godot. Forse non dovevamo credere, seppur con scetticismo, a chi ci assicurava che la sponda creata con alcuni esponenti di Forza Italia avrebbe permesso al testo della legge sullo ius scholae -uscito da un difficile compromesso all'interno della commissione Affari Costituzionali- di passare l'esame nell'Aula di Montecitorio.
Forse dovevamo ignorare le beghe del Palazzo e andare dritti per la nostra strada a raccontare l'Italia che è cambiata, che continua a cambiare. E invece abbiamo dato fiato alle trombe di una maggioranza vacillante, appesa ai ricatti del M5s e ai calcoli della cadrega sul crollo del Governo. E fa niente se Enrico Letta aveva scommesso sullo ius scholae, arrivando a dire con tono categorico che il suo mandato sarebbe stato fallimentare senza l'approvazione dello ius scholae. Sopraffatto dagli eventi, se ne sarà dimenticato che tanto si sa che le dichiarazioni in politica durano l'istante di un battito di ciglia
Ius scholae, con le mani e con i piedi ciao ciao
Sappiamo tutti che la posta in gioco è infernale perché se il Governo va a carte e quarantotto, ci andremo anche noi a gambe all'aria. Con la guerra in Ucraina, la crisi economica, il PNRR da portare avanti e le riforme mancate. Epperò che pena, mi vien da dire. E quelle giovani donne sorridenti, come Ada Ugo Abara, che sono andate fiduciose a stringere la mano del presidente della Repubblica e hanno messo l'immagine dell'incontro con Sergio Mattarella sui loro profili social, orgogliose e quasi certe di essere state prese in considerazione sul tema cruciale delle nuove generazioni? Beffate un'altra volta.
E quella moltitudine di giovani italiani senza cittadinanza con le mani tese verso il futuro che sono andati a fare il flash mob a Roma per inscenare un matrimonio e chiedere all'Italia di portarli sull'altare con la campagna #Italiadimmidisì? Rimasti con un pugno di mosche in mano, ancora una volta.
Ius scholae rimandato a settembre, ma l'italia che cambia promossa a pieni voti
Eppure l'Italia che sta lontano dal Palazzo tira dritto. Qualche giorno fa parlavo con Stefano Blanco, direttore generale della Fondazione Collegio delle Università Milanesi che anima il Collegio di Milano, un campus interuniversitario che coinvolge sette università milanesi e l'Expo College, il network di residenze per giovani provenienti da tutto il mondo. Ragionavamo sulla borsa di studio Andrea Poffe Fellowship for Young Talents data allo studente cinese Cheng Zang per studiare ingegneria aereospaziale al Politecnico di Milano da diversi soggetti istituzionali, fra cui la Fondazione Collegio delle Università Milanesi. Un progetto nato in memoria dell'ex studente del Collegio di Milano, Andrea Poffe, diventato un'eccellenza italiana ma scomparso prematuramente. E voluto dall'associazione Alumni Collegio di Milano, di cui è presidente Vincenzo Scuotto. Stefano Blanco mi ha detto che la scelta di aiutare un giovane di origini cinesi è stata "accidentale" perché l'obiettivo della fondazione è quello promuovere la mobilità sociale, indipendentemente dalla provenienza. «Lavoriamo per la convivenza fra diverse culture -dal cibo alla religione- perché bisogna mettere d'accordo le esigenze di tanti studenti arrivati a Milano da tutto il mondo, ma il dibattito sulla diversità multiculturale è per gli "over" ormai», ha affermato Blanco con ironia. Infatti, per le nuove generazioni si tratta di un argomento superato, o meglio incarnato dalla loro presenza sempre più numerosa e spesso talentuosa. Lo abbiamo scritto, ribadito e dimostrato con i nostri racconti e workshop, ma la beffa sullo ius scholae rimesso velocemente nei cassetti (anche se formalmente resta in calendario a luglio) è un boccone amaro da digerire. La sua scomparsa, nel mare agitato della crisi della maggioranza di Governo, allargherà il divario fra il Paese reale e quello del Palazzo che sarà ancora più percepito come un luogo alieno. E provocherà ulteriori frustrazioni fra le fasce più vulnerabili degli italiani senza cittadinanza. Un fatto non irrilevante, dato che il 13% dei minori ha almeno un genitore con origini straniere. Al netto dell'Italia che cambia e continua a cambiare in meglio, il sogno naufragato ancora una volta della bistrattata riforma della cittadinanza è come un tiro alla fune. Uno sport estremo e molto rischioso in un Paese sempre più sovrastato dalle diseguaglianze sociali.
La mia reading list
⭐️ Alto rischio. Nella sua rubrica su NRW, Irene Pavlidi racconta la storia di Gabriela Del Castillo Farfán che offre sostegno psicologico a donne straniere. La sua storia si intreccia al flusso invisibile in arrivo dal Perù: Alto rischio: Gabriela Del Castillo Farfán e il flusso in aumento dal Perù
⭐️ I libri di NRW. «Si chiama infibulazione. È l’escissione del clitoride, delle piccole labbra e talvolta delle grandi labbra dell’apparato genitale femminile. Nei casi più radicali si arriva alla cucitura della vulva, lasciando libero solo un piccolo spazio per urinare o per far scorrere il sangue mestruale. Un rituale tribale, illegale in quasi tutto il mondo, che ancora viene praticato sulle ragazzine in età puberale, per renderle illibate fino al matrimonio, per negarle ogni tipo di piacere, destinato unicamente al futuro marito padrone. Basta un rasoio, nei villaggi sperduti della savana spesso basta un coccio di vetro. Non c’è anestesia, solo dolore. Talvolta con conseguenze tragiche fino alla morte per dissanguamento o setticemia. Di questo parla Sangue, il libro pubblicato dall’editore Piemme. A scriverlo è stata Nice Leng’ete, una donna keniota di origini Masai, scappata da ragazzina dal suo villaggio al confine con la Tanzania per non essere sottoposta a questa pratica crudele. Aiutata solo dalla sorella, Nice Leng’ete è stata a lungo ripudiata dalla comunità e considerata una reietta. Per il suo impegno contro l’infibulazione, è diventata un’attivista di Amref Health Africa». Fabio Poletti ha recensito Il long read di questa settimana tratto da Sangue di Nice Leng’ete.
⭐️ La letteratura nascente. In attesa del nostro quinto workshop sulla Diversity leadership nelle aziende a Vicenza, potete vedere ed ascoltare l'intervento di un'altra delle protagoniste all’incontro sulla letteratura, alla Scuola Holden di Torino: Lala Hu, docente universitaria e scrittrice.
⭐️ Qui Odessa. Nei giorni successivi all’aggressione dell’Ucraina, Eugenio Alberti Schatz, autore e critico della fotografia che vive a Milano, scrive alla sua amica d’infanzia Anna Golubovskaja, fotografa, che vive a Odessa e ha deciso di non andare via dal Paese per restare accanto al padre anziano. Ha visto le sue immagini in rete e le chiede di raccontare il conflitto con uno sguardo d’artista, non da reporter, “auscultando” la città ed esplorando i suoi moti interiori. Anna esce tutti i giorni e fotografa la città, le strade, il mare, i soldati; le barricate, i caffè, i volti delle persone. E alla sera torna a casa e sviluppa le pellicole. La mostra QUI ODESSA, Cronache da una città che trattiene il respiro di Anna Golubovskaja ed Eugenio Alberti Schatz si potrà vedere dal 14 al 31 luglio alla Fondazione Stelline di MIlano.
⭐️ Dante dall' Ucraina a Firenze. La mostra inaugurata il 7 luglio all' International House of Human Rights sulla Divina commedia illustrata dagli artisti contemporanei ucraini e italiani per evocare la guerra che ha portato l'inferno in un Paese libero. Più di quaranta opere degli artisti ucraini e italiani saranno esposte per dieci giorni all' International House of Human Rights a Firenze, sede della Fondazione Kennedy Italia. Un evento che servirà alla raccolta fondi per un'ambulanza, destinata all zone calde del paese martoriato. Organizzato da VITAUKR, Let's do it Ukraine, Let's do it Italy, R. Kennedy Human Rights Italia, COLORS FOR PEACE, la Fondazione d'arte contemporanea di Giorgio Grasso, l’associazione Ucraina-Firenze Lilea Onlus e tante altre associazioni. Il progetto UKRAINIAN ART IN ITALY è patrocinato dall'Ambasciata dell'Ucraina in Italia, l'Ambasciata d'Italia in Ucraina, L'istituto della cultura italiana a Kiev dell' Unione Fiorentina Museo Casa di Dante. Per contribuire agli aiuti umanitari per la popolazione civile dell'Ucraina, potete andare sul sito di Let's do it Ukraine.
⭐️ Note musicali. Burna Boy, vincitore di numerosi premi tra i quali BET awards, MTV Europe Music Awards e Grammy Awards, ha recentemente pubblicato il suo sesto album Love, Damini. Ormai affermato come uno degli artisti più influenti del mondo, Burna Boy ha incluso nel suo ultimo disco 19 tracce o, come le definisce lui, 19 lettere d’amore ai fan. Il sesto album di Burna Boy include diverse collaborazioni di artisti del calibro di Ed Sheeran, J Hus, Popcaan, Blxst, Kehlani, J. Balvin, Khalid, Victony e Ladysmith Black Mambazo.
⭐️ Citazioni culinarie di Victoire Gouloubi, chef Victoire: «L'ingrediente principale di ogni buona cucina casalinga è l'amore»