In volo verso il 2024 con Lily Gladstone: la prima nativa americana premiata ai Golden Globes
La newsletter di Cristina Giudici
Buon anno a tutti e tutte, eccomi di nuovo sintonizzata dopo un breve viaggio nei parchi nazionali del Kenya, dove ho concluso l’anno con il cuore pieno di tenerezza verso le elefantesse e ho cominciato il 2024 estasiata davanti al passo di danza delle giraffe.
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Voglio iniziare il volo verso il 2024 con una bella storia che ci ispiri visioni positive e ci aiuti a continuare a vedere nitidamente anche nel buio della notte. Anche nel buio dell’anima dove, come scrisse Francis Scott Fitzgerald, sono sempre le tre di mattina. Perché c’è sempre qualcuno che emerge con potenza per ricordarci quanto la vita possa essere sorprendente. Come Lily Gladstone, la prima nativa americana a salire sul podio dei Golden Globes con lo straordinario film di Martin Scorsese Killers of the flower moon. Premiata come miglior attrice drammatica, ha dedicato il suo trionfo alla nazione Osage e ai nativi americani, oltre che ai suoi alleati Leonardo DiCaprio, Martin Scorsese e Robert De Niro, che faticava a trattenere le lacrime.
Nata nel 1986, Lily Gladstone ha vissuto nella riserva Blackfeet del Montana fino all'età di 11 anni, quando si è trasferita a Seattle. La madre americana, specializzata in educazione della prima infanzia, era il pilastro della famiglia. Suo padre, nativo Blackfeet, “un uomo brillante e un gigante gentile”, come ha raccontato al Guardian. Negli anni 70 si era iscritto all'università che ha abbandonato per via delle discriminazioni subite dai nativi americani.
Lily Gladstone ci ha messo mesi per studiare il suo personaggio, Mollie Burkhart, diventando il cuore e l’anima del film ispirato a una storia vera, raccontata nel saggio Gli assassini della terra rossa di David Grann, e offrendo un'interpretazione talmente magistrale da far dire a Spike Lee che voterà per lei agli Oscar
Lily Gladstone non è solo una brava attrice, ma un’attivista che si batte per il riconoscimento dei nativi e delle minoranze in America. Sul suo profilo Instagram fornisce le indicazioni su come guardare il film che è forte, crudo, e tutti i numeri utili di organizzazioni umanitarie a cui i nativi e le native possono rivolgersi per elaborare il contenuto del film e chiedere supporto davanti ad ogni tipo di violenza e discriminazione.
Lily Gladstone è la prima attrice nativa a vincere il Golden Globe per la migliore interpretazione femminile in un film drammatico. «Il mio nome è Donna Aquila. Sono Blackfeet. Vi amo», ha detto nella sua lingua durante la premiazione.
Questa vittoria è per ogni piccolo rez kid, ogni piccolo urban kid, ogni piccolo Native kid là fuori che ha un sogno
Lily Gladstone ha origini Blackfeet e Nez Perce. Nel film interpreta il ruolo di una donna Osage la cui famiglia viene uccisa dopo la scoperta del petrolio sulla terra della Nazione Osage in Oklahoma, negli anni 20. E stava per abbandonare la carriera artistica sullo schermo per allevare calabroni, prima di essere scelta per il casting di Killers of the flower moon. La sua storia è l’ennesima dimostrazione dei felici colpi di scena del destino. Lily Gladstone è come uno spirito guida per vedere nel buio e superare l’angoscia quando sembra che debbano essere sempre le tre di mattina, giorno dopo giorno.
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Leggiamo, facciamo cose e vediamo gente
📚I libri di NRW: Zam
Africano e omosessuale. E per questo discriminato due volte. In Camerun dove è nato, come omosessuale e come ballerino. In Europa come africano. La storia vera di Ebale Zam Martino che oggi vive in Belgio dove ha potuto trovare la sua strada nel ballo e nella scrittura è tutta qui. È la storia di un giovane uomo che non si piega per rinunciare alle sue passioni e trova nel buddismo, oltre che nelle sue radici, la forza per andare avanti. Fin dalla più tenera età Ebale Zam Martino si è sentito profondamente fame-minja, cioè una natura femminile in un corpo maschile. Obbligato a scegliere l’esilio in Belgio per sfuggire alla legge omofoba del Camerun, ci espone un percorso di vita illuminante, talvolta felice, spesso difficile, invitandoci a denunciare i pregiudizi di ogni natura.
Ballerino, cantante e scrittore, nato in una famiglia della borghesia camerunense, fin dall’infanzia viene in contatto con le tradizioni africane di canto e danza tramandate dalla nonna e dalla madre, tradizioni che assimila, elabora e trasforma fino a creare uno stile proprio che in breve tempo lo fa diventare celebre in Camerun. Ma Zam è omosessuale e l’omosessualità in Camerun è punita dalla legge con cinque anni di reclusione. Come conciliare l’esigenza di esprimere la sua arte con la necessità di sottrarsi alle persecuzioni della giustizia e dell’opinione pubblica? Zam troverà un grosso aiuto psicologico nel buddismo della Soka Gakkai, che lo porterà da un lato ad accettare se stesso e dall’altro a elaborare un percorso artistico e di insegnamento aperto all’essere umano in tutte le sue sfaccettature. La recensione e l’estratto di Zam scelto da Fabio Poletti per NRW.
💡 Idee per le elezioni europee
Lunedì prossimo la Fabbrichetta e Slowmill organizzano l’incontro con politici, amministratori, cittadini di ogni genere e sorta per ragionare sulle elezioni europee viste da Milano. Organizzatore della serata Pier Vito Antoniazzi, che dirige la nostra associazione Nuove Radici.
🎭 Arle-chino. Traduttore-traditore di due padroni
Al Teatro Comunale di Predappio arriva il bravissimo attore teatrale e cinematografico Shi Yang Shi con uno spettacolo prodotto insieme a Cristina Pezzoli. Appuntamento sabato 13 gennaio alle 21 con Arle-chino. Traduttore-traditore di due padroni. Vincitore del Premio Teatro Nudo Noh’ma – Teresa Pomodoro, questo spettacolo con Shi Yang Shi è la prima produzione teatrale italiana con un protagonista di origine cinese, recitata in due lingue.
🎧 Podcast Globallly. Cosa ci aspetta nel 2024?
Un nuovo episodio del podcast di Will e ISPI in cui viene spiegata la geopolitica in modo chiaro. Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano con Matteo Villa e Nicola Missaglia dell’ISPI delle grandi trasformazioni e cambiamenti a livello nazionale e internazionale che vedremo nel 2024.
Viviamo tempi complicati, non perdiamoci di vista. A giovedì prossimo 🕊️