Il festival dei giornalisti del Mediterraneo e la memoria di Daphne Caruana Galizia
La newsletter di Cristina Giudici
Ć stato un incontro intenso quello che ho avuto alĀ Festival dei Giornalisti del MediterraneoĀ conĀ Corinne Vella, sorella diĀ Daphne Caruana Galizia, uccisa a Malta da un autobomba il 16 ottobre 2017.Ā Ā Sabato scorso ha preso il premio Caravella in memoria della giornalista Ā«che ĆØ stata uccisa due volte perchĆ© ancora oggi, alla vigilia del processo contro i suoi assassini, continua ad essere denigrataĀ», ci ha tenuto a precisare più volte Corinne Vella durante la sua permanenza a Otranto. Elegante e fiera, mi ha raccontato cosa significa vivere, tutti i giorni, in attesa di una veritĆ che ancora non ĆØ arrivata, per lei che ĆØ responsabile dei rapporti con i media dellaĀ fondazione DGCĀ creata dalla famiglia dopo lāomicidio di Daphne. La sua missione ĆØ ottenere giustizia e sostenere il lavoro investigativo dei giornalisti indipendenti, perchĆ© non si può essere uccisi nel terzo millennio per aver puntato il dito contro un sistema corrotto. Mi ha raccontato cosa ĆØ successo in questi quattro anni e si ĆØ commossa quando mi ha spiegato nei dettagli la propaganda di odio contro la memoria della sorella, la macchina del fango che non si ĆØ mai fermata, soprattutto ora che si avvicina il processo. Un fatto che va oltre ogni sua capacitĆ di comprensione. Ā«Daphne mi ha insegnato a non mollare mai, e non mollerò maiĀ», mi ha detto con determinazione. Vi racconterò presto i dettagli dellāintervista, ma ho trovato significativo cheĀ lāedizione 2021 del Festival dei Giornalisti del MediterraneoĀ abbia deciso di dare un premio alla memoria diĀ Daphne Caruana GaliziaĀ e alla battaglia per la libertĆ di stampa.
CosƬ come ĆØ stato significativo che questāanno ci sia stata la visitaĀ del premier albanese, Edi Rama, trentāanni dopo lāinizio dellāesodo albanese verso la Puglia. Ā«Dobbiamo dare, perchĆ© nella vita cāĆØ un momento per prendere e uno per dare. Ć importante coltivare un senso di umanitĆ che si sta perdendo. Anche nellāUnione EuropeaĀ», ha detto riferendosi ai profughi afghani e ai flussi migratori. La statura morale del premier albanese, a capo di uno dei pochi governi che non vuole costruire muri per fermare i migranti, ĆØ stata quanto meno consolatoria per noi costretti a raccontare la tragedia che viene dal Mediterraneo e dalla rotta balcanica, Soprattutto in queste settimane drammatiche in cui stiamo assistendo, impotenti e sconcertati, alle tenebre riportate dai talebani in Afghanistan. Al netto delle difficoltĆ create dalla pandemia, il Festival dei Giornalisti del Mediterraneo questāanno ha avviato una dibattito vivace e costruttivo sulle sfide dellāinformazione e in futuro potrebbe fare una tappa proprio a Tirana.
Foto: GiaNet Media
Breve rassegna stampa di NRW
Non desistiamo davanti allāoscurantismo talebano.Ā Tre donne combattono per la libertĆ in Afghanistan, Siria e Iraq. La regista Benedetta Argentieri ha documentato la loro coraggiosa rivoluzione nel filmĀ I am the revolution. La recensione diĀ Elisa Mariani:Ā I am the revolution, la rivoluzione inarrestabile delle donne contro il fondamentalismo.Ā Lo sport che ci piace.Ā Con lāapertura della stagione sportiva autunnale,Ā Domenico CannizzaroĀ ha selezionato tutti i prossimi eventi da seguire, con un occhio attento ai talenti di origini straniere:Ā Sport, gli eventi della stagione autunno-inverno da seguire. Tutto quello che cāĆØ in una tazzina di caffĆØ.Ā Nei trenta secondi che impieghiamo a bere il caffĆØ, il nostro caffĆØ quotidiano, quasi mai ci chiediamo cosa ci sia dietro questo liquido nero, lāaltro oro nero che stilla dalla moka o dalle imponenti macchine da bar o da quelle automatiche in capsule. IlĀ long readĀ di questa settimana scelto daĀ Fabio PolettiĀ per voi ĆØ tratto daĀ CoffeelandĀ di Augustine Sedgewick (Einaudi).Ā Non solo musica. Mariarosa PorcelliĀ torna sui banchi di scuola con lāintervista musicale a Ilich Rausa che racconta come una piccola etichetta fondata nel 2000 ĆØ riuscita a diventare una realtĆ internazionale che ha attirato lāattenzione di Billboard. E cosa fa contro lāabbandono scolastico:Ā Rude Records, la casa discografica internazionale che si occupa (pure) di scuola.