Basta con la canicola italiana. Andiamo al fresco, in Canada, dove i diritti non arretrano
La newsletter di Cristina Giudici
Basta con la canicola italiana. Andiamo al fresco, in Canada, dove i diritti non arretrano. L’iter sullo ius scholae? Va bene, anzi benissimo. Al punto che dopo tanti annunci (e veti), l'esame della legge in Aula è stato rimandato. Gli sbarchi nel Mediterraneo? Bene, anzi benissimo. Al punto che i dispersi nel 2022 sono già oltre 700 e l'estate è appena cominciata. Perciò questa settimana voglio raccontarvi cosa succede in Canada, dove un cittadino su tre è nato all'estero e dove il multiculturalismo è considerato un fattore essenziale della società. L'ambasciatrice in Italia, Elissa Golberg, interpellata da NRW sulla diversity, ricorda cosa dice spesso il Primo Ministro Justin Trudeau
La diversità è un'enorme fonte di forza... la storia del Canada dimostra che diversità e inclusione funzionano. Non solo come valori ambiziosi, ma come un percorso collaudato verso la pace e la prosperità
«Ma non ne siamo compiaciuti. Siamo sempre molto attenti a garantire che le politiche, i programmi e i servizi a tutti i livelli siano sensibili ai bisogni di tutte le persone in Canada. Ma questo è un impegno che riguarda l'intera società: tutti noi dobbiamo lavorare ogni giorno affinché tutti i canadesi possano continuare a beneficiare della pace e della prosperità che abbiamo conquistato», spiega Elissa Golberg a NRW.
I diritti delle donne in Canada
A cominciare dai diritti delle donne. «Porre fine alla violenza di genere è una priorità per il governo del Canada. Come in ogni Paese e comunità del mondo, anche il Canada affronta questo flagello», afferma l'ambasciatrice, Elissa Golberg. «Negli ultimi anni abbiamo promosso azioni volte a migliorare la consapevolezza pubblica, programmi per uomini violenti, una migliore formazione per la polizia e gli avvocati della Corona; un maggiore coordinamento dei servizi alla comunità e la creazione di una specifica legislazione sulla violenza domestica».
Nel 2017, il Canada ha lanciato la sua strategia per prevenire e affrontare la violenza di genere, un approccio globale che sostiene diversi segmenti della popolazione, tra cui donne e ragazze; donne e ragazze indigene, LGBTQ2, individui di genere diverso e donne che vivono in comunità artiche, rurali e remote
La Carta dei diritti e delle libertà in Canada
«All'estero, in linea con la politica estera femminista canadese e la politica di assistenza internazionale femminista, abbiamo cercato di influenzare cambiamenti politici e incoraggiare nuove leggi, sviluppare capacità locali e supportare le organizzazioni femminili a livello nazionale e locale per prevenire e rispondere a problemi di violenza sessuale e di genere», ricorda l'ambasciatrice Elissa Golberg. Per saperne di più, potete approfondire qui. «Il progresso su equità di genere, diversità e inclusione sono priorità impellenti e di lunga data per il Canada, sia in patria sia nelle sue politiche internazionali. Il Canada è uno dei paesi più diversificati al mondo, un canadese su tre è nato fuori dal Canada e, anche per questo, la protezione e la promozione dei diritti umani e la promozione del multiculturalismo sono componenti essenziali dell'identità canadese moderna. Queste idee sono incorporate nella Carta dei diritti e delle libertà e sono promosse attraverso politiche e programmi sviluppati negli ultimi 5 decenni volte a proteggere i diritti linguistici, ad affrontare le barriere sistemiche e le discriminazioni che subiscono alcuni canadesi, tra cui le minoranze etniche e le popolazioni indigene
Anno dopo anno, il Canada ha continuato ad accogliere nuovi arrivati da ogni angolo del mondo e ad offrire protezione ad alcuni dei più vulnerabili. L'immigrazione infatti fornisce un contributo essenziale alla cultura, l'economia e la crescita demografica del Canada. La nostra diversità culturale e la nostra prosperità economica non potrebbero esistere senza i nuovi arrivati. Il loro contributo arricchisce le comunità canadesi e la vita di tutti coloro che vivono nel Paese
Le politiche inclusive del Canada
«Il Governo del Canada mantiene il proprio impegno nel prendere decisioni basate su dati concreti e supportate dal Gender Based Analysis Plus (strumento per l'analisi di genere), nel combattere il razzismo sistemico, nel promuovere una maggiore equità per quanto riguarda la progettazione e l'attuazione delle sue politiche e dei suoi programmi. In quanto Paese modello del Global Compact for Migration, condividiamo le migliori pratiche relative alla gestione della migrazione in base al genere».
Cosa è successo con il Covid in Canada?
«Nel 2020 la nostra capacità di far fronte al numero di nuovi arrivati ha subito dei forti contraccolpi a causa della pandemia COVID-19, ma ne stiamo uscendo più forti e resilienti grazie a una rapida e vasta modernizzazione digitale e grazie anche a programmi e politiche flessibili che hanno permesso di accogliere migliaia di lavoratori agricoli e sanitari essenziali, pur continuando ad accogliere le persone con necessità di protezione urgente, compreso gli ucraini», sottolinea l'ambasciatrice Elissa Golberg che ci tiene a sottolineare l’impegno del Canada a sostegno dell’Ucraina a seguito dell’invasione ingiustificata della Russia. Come ? «Aiutando le famiglie ucraine a ottenere i visti il più rapidamente possibile in modo che possano trovare una casa sicura in Canada e intensificando i programmi e i servizi a favore dei nuovi arrivati. Ricordo anche il continuo lavoro di reinsediamento di circa 40.000 rifugiati afgani, come conseguenza della lunga e duratura relazione con questo popolo e l’impegno verso la protezione di alcuni dei gruppi più vulnerabili. Sono certa che in futuro, il sistema di immigrazione del Canada continuerà a essere essenziale per costruire un futuro sicuro e prospero».
(All'intervista ha collaborato Anca Maria Mihaescu)
La mia reading list
⭐️ Una nuova puntata sugli expat in Kenya di Margherita De Gasperis. Andreina Iorio, arrivata dalla provincia di Benevento, in Kenya ha dedicato la vita ai minori più vulnerabili e ha fondato la casa famiglia Furaha: Italiani in Kenya: Andreina Iorio e la casa famiglia Furaha.
⭐️ I libri di NRW. «C’era Kabul prima di Kiev. L’Afghanistan prima dell’Ucraina. Una guerra prima di un’altra guerra. Nico Piro, inviato speciale della Rai, in questo Kabul, crocevia del mondo pubblicato da People, racconta in presa diretta vent’anni di storia dell’Afghanistan vissuti in prima persona. Il suo è un racconto circolare, come spesso la Storia impone, dalla caduta delle Twin Towers di New York all’arrivo degli americani che iniziano una guerra senza possibilità di successo contro i Talebani. Una guerra che finisce vent’anni dopo, quando gli americani si ritirano e i Talebani tornano al potere». Fabio Poletti ha recensito il long read di questa settimana, tratto dal libro Kabul, crocevia del mondo di Nico Piro.
⭐️ In attesa del nostro quinto workshop sulla Diversity leadership nelle aziende a Vicenza, potete vedere ed ascoltare l'intervento di una delle protagoniste all’incontro sulla letteratura, a Torino: Sabrina Efionayi.
⭐️ L'attivista sindacale Aboubakar Soumahoro si é incatenato per protesta davanti a Montecitorio.
⭐️ One day One day dal 30 giugno e per tutto il mese di luglio nelle sale italiane: Il documentario sui braccianti agricoli migranti approda al cinema.
⭐️ La frutta scelta dallo chef Andrès Serrano per sopravvivere al caldo.
⭐️ Il rapper Chiky Realeza ha lanciato un crowfunding per continuare a produrre la sua musica.
Alla prossima settimana !