Aiutiamoci a crescere. Sondaggio per prendere la parola (e non mollarla più)
L'editoriale di Cristina Giudici
Aiutiamoci a crescere. Sondaggio per prendere la parola e non mollarla più. Ora che la campagna vaccinale ha accelerato il passo e le porte delle nostre case si sono socchiuse, scalpitiamo perché dopo una lunga attesa vogliano incontrarvi fuori dalle piattaforme digitali. Vogliamo sapere cosa vi aspettate dalla nostra informazione e allargare la prospettiva. Per questo motivo vi proponiamo di rispondere al sondaggio (anonimo) curato dalla start up Steady per rafforzare la nostra community.
Perché vogliamo riprendere, fra le altre campagne, soprattutto quella per la riforma della cittadinanza che non può più essere procrastinata, valorizzare talenti e avere le risorse per formare nuovi autori con origini straniere, come abbiamo cominciato a fare da tempo per cambiare la narrazione, contrastare le discriminazioni, i pregiudizi, il razzismo.
E non basta aver visto Zero sullo schermo di Netflix, la prima serie con un cast interamente afroitaliano. Perché ci vogliono anche autori, scrittori, registi e giornalisti che sappiano raccontare e interpretare il multiculturalismo.
E ci vorrà forse un’altra generazione per diminuire il gap della diseguaglianza fra le nuove generazioni con background migratorio e i loro coetanei per ottenere politiche che riformino la cittadinanza e valorizzino la diversity. Perché ancora oggi studenti nati in Italia non possono manco fare l’Erasmus se i genitori hanno il permesso di soggiorno ma non sono naturalizzati. Una cosa che solo a scriverla sembra una barzelletta e invece è un problema serio. Ma qualcosa sta lentamente cambiando perché, come dimostra la campagna #CambieRai, le nuove generazioni con background migratorio hanno preso la parola e non la mollano più.
Insomma c’è ancora tanto da fare, da raccontare, indagare in una società multiculturale che non ha fatto i conti con il multiculturalismo. Per questo motivo vi chiediamo di aiutarci a crescere insieme, di rispondere al nostro sondaggio (anonimo), di prendere la parola e sostenere il nostro titanico sforzo per garantire un’informazione corretta e indipendente.
Breve Rassegna stampa di NRW
Temi complessi che fanno girare la testa e non solo. I tormenti del giovane Ibrahima, arrivato dal Senegal in Italia come minore non accompagnato che non ha più potuto studiare per via di una bella legge che si è scontrata con tutte le altre norme, insensate, e poi ha pubblicato il suo primo libro. Complicato? Michela Fantozzi ve lo spiega: Ibrahima Lo, scrittore in erba cui hanno vietato di studiare. Notizie quotate. Nella prima notte degli Oscar all’insegna delle nuove linee guida dell’Academy, viene premiata la diversity e anche le quote. Basterà? Oscar 2021: nella prima edizione attenta alla “diversity”, trionfa Nomadlan. Notizie da non sottovalutare. Zero è stata la nostra ossessione la settimana scorsa. Abbiamo visto e rivisto gli 8 episodi della prima serie interpretata da una cast afroitaliano. NRW ha intervistato in un breve video le tre protagoniste femminili della serie, nella speranza che faccia la differenza. Le protagoniste femminili di Zero che sul set di Netflix hanno interpretato loro stesse. Ma la trama era convincente? E gli attori esordienti hanno talento? Elisa Mariani e Margherita De Gasperis hanno raccolto tante mini recensioni delle persone a cui Zero si rivolge. C’è stato chi una volta iniziata la visione non è più riuscito a staccarsi, chi voleva mollare ma si è poi ricreduto e chi guardandola ha capito di non essere il pubblico ideale: Zero, la serie Netflix al top della classifica recensita dalle nuove generazioni. Libri che sarebbe meglio leggere. Nella rubrica settimanale di Fabio Poletti dedicata alle letture, questa settimana trovate il long read tratto da Mujeres di Raúl Zecca Castel. In uno scenario caraibico, il ricercatore di Antropologia sociale e culturale dell’Università Bicocca di Milano e autore di numerosi documentari per la Rai racconta la vita di sette donne.
Sondaggio su NRW
Ieri ho raccontato la storia del nostro progetto, gli obiettivi raggiunti e quelli, tanti, ancora da raggiungere al convegno internazionale promosso da Agorà Mundi, la Scuola (di eccellenza) di Studi Superiori per Mediatori linguistici di Agrigento che ha organizzato il convegno internazionale dal titolo “Integrazione e cittadinanza dei migranti: il ruolo delle università”. Un ateneo che mette in pratica una nuova forma di accoglienza e rende possibile l’integrazione, favorendo la crescita di tanti mediatori interculturali. Ho ascoltato molte riflessioni originali sul multiculturalismo, fuori dagli stereotipi, analisi approfondite e testimonianze su contesti poco raccontati. E qui potete trovare la diretta che vi suggerisco di guardare.
E ho preso nota delle percentuali che stanno facendo la differenza. Come, ad esempio, quel 13 per cento fra i tutti i minorenni italiani che hanno genitori stranieri. Dietro quel numero ci sono le terze generazioni che in futuro non saranno più i soli nella stanza e magari smetteremo pure di contarli.
Agorà Mundi è il nostro nuovo partner che è entrato nella community. Così come è salita a bordo Rivista Africa che presto avrà una sezione dedicata a NRW e il Concorso letterario nazionale Lingua Madre che premia le donne straniere che prendono la parola. Nuovi partner e nuovi compagni di viaggio con cui faremo roboanti progetti. Ora prendete anche voi la parola, rispondete al sondaggio, aiutiamoci a crescere. Bussate alle nostre porte aperte e fate rumore. Dopo un anno di silenzio, ce lo meritiamo.
Foto: Pete Alexopoulos/Unsplash